martedì 19 aprile 2016

19 aprile. M'arricrio…., su' ffatti mia!

Più di mezzo secolo fa, Totò, un ex minatore siciliano che ha fatto la guerra in Russia, e sua moglie Elvira, con 5 figli, Angelo di 13, Iole di 10, Gaetano di 6, Giuseppe di 4, ed Elena di 2 anni, scelsero, loro malgrado, di emigrare al nord…. Ogni volta che compio gli anni, si spalancano i cancelli della memoria e vengo immerso nel vortice spazio-temporale sempre più pieno di ricordi che mi affiorano da destra e da manca. Sarà perché sono il più piccolo di una famiglia siciliana emigrata in Piemonte nei primi anni ’60, ma tant’é che tra mito, favola e superstizione meridionale, la mia venuta al mondo è considerata come eccezionale. Forse, meglio dire, straordinaria. Primo perché arrivavo dopo 5, poi perché ero “il piemontese” e il primo a nascere in un ospedale, ma soprattutto perché pesavo quasi 5 kg. Fu un parto complicato. Riuscii infatti ad uscire soltanto dopo manovre dolorosissime e grazie all’ausilio del forcipe. Santa mamma! Le narrazioni di quel momento, da parte di ciascuno più grande di me che me lo racconta ogni volta, abbondano anche di fantasia. Di per certo questa prima fatica mi ha lasciato il segno nella gestione del mio compleanno, perché da sempre lo festeggio riposando. Il 19 aprile da piccolo non andavo a scuola, da grande non lavoro. Il 19 aprile per me è come fosse festa nazionale. Mi dedico a me stesso. M'arricrio…., su'ffatti mia!

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