martedì 31 ottobre 2017

L'America delle Nocciole

Finalmente ho ripreso a correre dopo il fermo forzato causato dal mio tendine d’Achille che mi ha tormentato quasi un anno. Lo sapete quanto mi piace correre...! La corsa mi rende libero…. Mi dà sollievo…, mi fa meditare…, mi dona una certa saggezza movimentata… Divento anche autoindulgente, correndo. La corsa mi mette in moto la fantasia, mi fa ricordare… Cerco e trovo consolazione nella corsa. Per me correre non è una faccenda atletica... Ho ripreso a correre, dicevo, nei sentieri dell’America dei Boschi. L’America dei Boschi è un luogo disordinatamente straordinario, pieno di fascino. Paradiso per querce, castagni, felci, ontani neri, equiseto e pini silvestri. Si trova proprio nella prima collina di Bra, tra San Michele – Pocapaglia - Saliceto - Terlapini. Posti stanziali di residenti benestanti e di nomadismo per indefessi visitatori della natura. Di chi cerca  il naturale, il selvatico, l’aria pura. L'America dei boschi rappresenta un estremo residuo di "naturalità" in un territorio attorno fortemente urbanizzato. Un luogo dove la natura si autogestisce…, e qui trovano rifugio alcune specie animali e vegetali legate all’ambiente forestale che altrimenti scomparirebbero dall’intera area. Quando si riemerge da certi sottoboschi si aprono cuori di terra rossa con viste mozzafiato sul Monviso. Era da un bel po’ che non correvo in sti Boschi… E non ci crederete, ma in questi mesi il suo paesaggio  si è trasformato...  Volumi di terra impressionanti, prima fitti boschi, adesso ospitano nuovi impianti di noccioleti. La nocciolicoltura, (corilicoltura, in termine tecnico), è in espansione anche qui dopo che mezza Langa e Roero, in pianura e in collina, indifferentemente, si è data a sta monocoltura esasperata..., oltre che al vino. D'altronde coltivare nocciole è semplice e non richiede molto tempo. I noccioli fanno i frutti dal quarto-quinto anno, dopo otto-nove la produzione entra nel pieno e continua ricca anche per oltre 40 anni. Antiparassitari e fertilizzanti consentono ottime rese… Se poi infittisci l’impianto, ottieni consistenti quantitativi già dopo pochi anni. Per impiantare un ettaro di nocciole ci vogliono 3/4mila euro tra tutto. In genere si fanno tra 20 e 30 quintali per ettaro e si puntano dai 250 ai 300 euro al quintale per la Tonda delle Langhe, la "perla" di qui. Anche se, magari, è stata geneticamente modificata per resistere dappertutto. La richiesta di nocciole sul mercato è molto alta, soprattutto da parte di certi gruppi industriali. E la nostra produzione non basta. Si dice che in Turchia "monsieur" Ferrero ha piantato a nocciole un "pezzo" di terra grande come il Piemonte! L’unico lavoro che si fa ancora a mano nelle nocciole, ma è poca roba, è la potatura… per la loro raccolta invece esistono macchine aspiratrici che ti fanno il lavoro di 10 cristiani in un niente. Un mio amico, che di “terra” se ne intende, mi ha detto che il terreno delle nocciole è duro come una pietra a forza di pulirlo per poi raccogliere facilmente col sistema meccanizzato. La conseguenza è che la terra dei noccioleti non drena più. E così ad ogni sciacquata di pioggia ci becchiamo l'alluvione....