Della mia doppiezza Siciliana-Piemontese ho già detto in precedenza...
Fiero di appartenere all’una e all’altra origine, anche se sul mangiare sono
molto più terrone, ci sono cibi piemontesi per cui vengo matto.., (Sigh!). Uno
di questi è la Bagna càuda. Un mangiare povero ed occasionale, frutto di
necessità virtù, che in sti giorni della merla a casa mia batte i suoi
ultimi colpi d'ala..., (Sigh!). Incrocio di umanità, di esperienze, di culture,
creata dai grandi cammini delle Vie del Sale che portano dal Piemonte verso la
Liguria e viceversa, la Bagna càuda, oltre essere uno dei miei sfizi... è il mio melting pot! Il mio cibo beatitudine, anche. Ne mangio fino allo sfinimento (Sigh!). Ne mangio talmente tanta
di Bagna càuda, che una volta finito di abbuffarmi svengo quasi…, entro, dolcemente, in uno stato comatoso… Sarà l’aglio? O il buon vino rosso con
cui accompagno? Forse tutti e due..., macchissenefrega...! La Bagna càuda mi mette in uno stato di grazia... La
preferisco a cena…, così posso abusare. E di venerdì…. Così ho
anche il tempo di smorzare i suoi effetti collaterali socialmente sgradevoli e ripresentarmi idoneo in pubblico il lunedì !
La Bagna càuda , "amemifaimpazzire"… Pensare che l’ho apprezzata
tardi! Colpa delle mie origini siciliane che non contemplano sti ingredienti
cucinati insieme (Sigh!). Sostanzialmente, aglio, olio extravergine e acciughe
sotto sale. Prodotti poveri, ma ricchi di umanità, capaci - alleati - di creare
una vera e propria celebrazione a tavola. La mia Bagna càuda la faccio in un ampia casseruola bassa di
terracotta. Prima sbollento nel latte delle teste d'aglio tagliate
grossolanamente con la mezzaluna, (inutile dire che io ne metto in abbondanza,
sbattendomene del rapporto 1/1). Ad un certo punto dopo che il latte è
bollito lo scolo, e ricopro l'aglio in casseruola con abbondante olio
extravergine di oliva… Poi, a fuoco lento, faccio andare quanto
basta…Fino a quando l’aglio e l’olio si compenetrano, smettono di essere quel
che erano in origine, per diventare un tutt'uno…. In ultimo, sempre a fiamma
bassa, aggiungo le acciughe ripulite e l'olio... La misteriosa e goduriosa
crema color nocciola che si materializza dopo un po’, mettendo insieme sta armata
brancaleone, è da sballo. Con la Bagna càuda io ci inzuppo quasi tutte le verdure. Soprattutto i
cardi, l’insalata belga e i peperoni, meglio se rossi cotti al forno... Ma la
sublimazione, per me, rimane Bagna càuda e
Topinambur…Anch’essi sbollentati prima nel latte, scolati e poi coperti di Bagna
càuda sobbollente... Mmmhhh…! Mi fanno
impazzire! Alla fine non resisto…, (Sigh!). E in quel dito d'olio e quel poco
di cremina di bagna rimasti nella casseruola, mi faccio pure due uova
all'Occhio di Bue... Pucciando, in sto intruglio, direttamente in casseruola, chilate di pane buono!
Senza vergogna..., (Sigh!)! Fino a quando ad un certo punto..., ma non
so bene quando visto che sono nel pieno dello stordimento e non capisco più una
mazza..., il mio fegato esce dalla sua sede naturale e prendendomi a pugni mi mette Kappaò! Cosa succede dopo non lo so mai… (Sigh!).
P.S. Per chi volesse
consigliarmi metodi depuzzanti, dopo aver mangiato la Bagna càuda,
vi informo che credo di averli provati tutti (Sigh!). In primis, correre,
sudare, fare docce a manetta, risciacquare la bocca con litri di collutorio....
Ma anche, masticare foglie di salvia o prezzemolo, masticare chicchi di caffè,
ciucciare miele, mangiare una mela, bere una grappa, bere una sambuca, bere un
punch con limone, bere latte, mangiare uno yogurt, bere decotti di menta
e liquirizia, masticare liquirizia, masticare seme d’anice, masticare carbone
vegetale, bere bicarbonato, ciucciare limone, masticarne scorza di limone...
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