La festa, si sa, è fautrice di un modello di vita
sedentaria, suddita del divano e propensa alla sedimentazione di ogni genere di
eccessi alimentari…(Sigh!). E’ andata così anche stavolta… Tra Natale e
l'Epifania sono stati giorni grevi per la nostra pancia…, giorni dell’abbondanza…,
di una certa passione romantica e tollerante dei nostri vizi…, della nostra
passione che sconfina con l’ossessione. Quello appena passato è il momento in
cui, ogni volta, deborda in noi l'entusiasmo contagioso e incosciente,
l’ottimismo ansioso, la preoccupazione affettuosa…, alimentare (Sigh!). In ste
Feste, non so perché, cerchiamo ancora di più consolazione nella
tavola. Con la metà di noi che si trasformano in cuochi e sommelier e l’altra
metà in degustatori e opinion leader... In sto frangente parliamo di cibo prima di mangiarlo, quando lo mangiamo, dopo averlo mangiato! Se non basta
al ristorante anche nelle case che, per l’occasione, diventano laboratori di
idee per raffinati menu, centri socializzanti del food&beverage, dove al
centro ci sono la cucina, la sala da pranzo e la cantina. Per giorni e giorni
si praticano e si discutono i rituali del pasto e i prolungati menu legati
all'omaggio delle Feste Natalizie, mettendo in piedi enciclopedie di ricettari.
Con liste di vini e liquori che servono a lubrificare tutto sto mangiare,
(Sigh!). In sto periodo, l’osanna del cibo diventa ancora di più bandiera della nostra identità
e delle nostre virtù… Ma soprattutto, tra Natale e l’Epifania, diventiamo
professionisti della grande abbuffata…, (Sigh!)! Le nostre bocche inghiottono
con coscienza avida e le nostre pance grugniscono, per ore e ore, lievitando,
(Sigh!). Chiamati all’eccesso da un misterioso istituto sociale, epidemico, vorace…!
E’ il momento dei bagordi, del piacere a tavola dove i confini si confondono...
Della trasgressione alimentare prolungata oltre ogni limite e anche contro le
leggi della fisiologia e del nostro ritmo biologico... E' la festa del citrato,
del bicarbonato, dell’Alka Seltzer … (Sigh!). La dieta natalizia non la
controlliamo mai! Si abbatte su di noi come un carnevale del cibo impazzito…,
(Sigh!), che ci spinge a cercare inutili circonvallazioni! In un niente, consumiamo l’oltraggio al perfetto equilibrio dietetico che seguiamo con
maniacale rigore per il resto dell’anno…! Con una bravata, riusciamo a
capovolgere certi altari, certi cerimoniali, certe liturgie, consolidati con
grandi sacrifici…, (Sigh!). Dal 24 dicembre, per una ventina di giorni, scordiamo
il nostro regime dietetico. Omettiamo la classificazione dei cibi e delle
bevande in base alle loro proprietà nutritive e salutari, recitate a memoria solo un po' prima...! Per giorni e giorni di fila, sottoponiamo il nostro stomaco ad
un’intermittenza di avide abbuffate, (Sigh!), alla faccia della
restaurazione dietetica severa praticata per un anno di fila…! Ma da oggi si
cambia. Si inizia la battaglia, implacabile, ossessionante, ai chili di
troppo accumulati nelle Feste...! Da oggi, siamo tutti schierati militarmente
contro la bilancia. Da questo momento l’oggetto di tortura imposto dai severi
codici del fashion, diventa il nostro primo nemico. Da oggi, per i prossimi 350
giorni, ci dedicheremo al nostro girovita…, alla ricerca dell’amata leggerezza
persa…, al nostro corpo che solo dopo la Befana, riprende ad essere
intollerante ed esigente, (Sigh!). Impegnati, in un autocontrollo penitenziale,
del peso e del volume, al limite della ragione...! Alla ricerca dell’antidoto
salvifico… Colla pratica di pasti eterei.., con i cibi light, con le labili
minestrine quaresimali e gli innocenti surrogati... Alla ricerca
dell’alimentazione ideale, della tabella di marcia che ci avvicini alla purezza
e alla leggerezza… Alla carica della genuinità, della semplicità, della
naturalità! Per rimettere in bolla l’unico nostro testimone d’accusa…, l’ago
della bilancia (Sigh!).
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