Lewis Thomas (1913-1993 medico e scrittore), parecchio tempo fa mi ha fatto scoprire la parola “Dghem”, l’antico termine indo-europeo
corrispondente a “Madre Terra”. E la filosofia che sta alla base della Madre
Terra che dona la vita, col suo terreno fertile! Credo di aver ha assorbito
bene, (forse, troppo.., Sigh! ), il concetto di terra vivente a tal punto che mi
impegno da sempre per la causa! O comunque, quanto basta, per farne il mio stile di vita quotidiano e anche motivo
di insegnamento per mio figlio Enrico! Proprio a lui, che vive liberamente il suo amore per la natura, da un po' di tempo tento di spiegargli, nel
mio forcing pedagogico, come le diverse generazioni umane, dalla nascita,
partecipano all’evoluzione della terra…Di come possiamo entrare in un rapporto
profondamente significativo e creativo con essa…, di come riuscire a definire
con lei un rapporto fondamentale…, di come la terra sia un insieme
co-dipendente ed armonioso se rispettata… Mi prodigo, senza rompergli troppo i
maroni però, per rafforzare la sua relazione con la terra nei semplici gesti
quotidiani. Cercando di fargli capire le utili forme di interazione che tengono
unito il tessuto del sistema naturale da cui dipende la qualità della vita. In
poche parole, tento di creargli modelli di relazione fra lui, la terra, la
vita. In cambio, Enrico, mi interroga sulle origini della terra…, su com’era…,
su com’è…, su come si sta trasformando… In questo periodo lo fa un po’ più
insistentemente… Probabilmente perché tra le sue materie scolastiche, (fa
terza elementare), la “new entry” Scienze lo ha conquistato così tanto da fargli dire,
oggi, che da grande vorrebbe fare lo scienziato. O forse perché è attento alle ultime
notizie che parlano di lesioni alla Terra e all’uomo consumati da terremoti,
da trombe d’aria, da tornadi, da inondazioni… La sua curiosità sull’argomento e le sue scrupolose domande sulla terra e sui fenomeni della natura, lo spingono a volte in ragionamenti fantascientifici, da cartoni animati dei Supereroi…, arricchiti oltre ogni limite dalla sua creativa immaginazione e dal suo sentimento. Capirete quindi la mia difficoltà a mettere in piedi risposte, esperimenti, esempi, credibili per le sue "precise" domande su uno e sull’altro
fenomeno. Ma anche sulle proprietà del nostro Pianeta, sui cambiamenti climatici…! Così per un po' di giorni mi
sono attorcigliato sul ragionamento, cercando appigli un po' dappertutto per fargli capire le cause dell'effetto serra dell'atmosfera, il
surriscaldamento dovuto alle pratiche umane, all'utilizzo dei combustibili fossili,
alla deforestazione, all'allevamento, all'agricoltura intensiva…..Fino a
quando la sua infinita curiosità sull’argomento, e le riserve dimostrate alle
mie spiegazioni, mi hanno spinto a cercare aiuto... E’ così che ho scovato "Punto di non ritorno”, “Before the Flood”! Un bel documentario girato da Leonardo
Di Caprio postato su You
Tube da National Geographic. "Punto di non ritorno" fornisce, in modo chiaro, tutte le risposte che avevo cercato per Enrico. Su come il riscaldamento
globale sta cambiando la Terra, su quali sono le sue cause e che cosa possiamo
ancora fare per ridurne gli effetti. Con immagini che sul piccolo schermo si succedono con ritmo da
produzione hollywoodiana... Enrico ed io, abbiamo passato un’ora
e mezza concentrati sul tema con Di Caprio a ipnotizzarci come in un film. Con
Enrico che guardando con attenzione lo scioglimento dei ghiacciai della
Groenlandia, le foreste incenerite dell’Indonesia, le strade inquinate di Pechino, cercava i miei occhi, ma senza domandarmi…Dicendo, non dicendo, che finalmente aveva capito...! Che se continua così, ci
siamo giocati il pianeta...
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