Estate, caldo, mare. Le località balneari sono al massimo
splendore. Il litorale fiorisce, la
gente si spoglia, e se ne vedono di tutti i colori. Non parlo di abbronzature.
Parlo di noi che popoliamo il bagnasciuga con indosso non altro che il costume!
Quel che basta per esaltare lo stile…. Quest’anno, c’ho fatto ancor più caso. E
ho notato un numero impressionante di bambini, maschietti e femminucce, indifferentemente,
con seni da adulti. La ginecomastia puberale sta avanzando in maniera
esponenziale tra le nuove generazione. Con tutti i problemi, fisici e psichici,
che ne comporta. Il contributo dell'alimentazione nella comparsa della
ginecomastia è molto alto. E' il più importante! Dipende dal fatto che si mangiano
i cosiddetti cibi “simil-estrogenici".
Quegli alimenti cioè, contaminati da sostanze che hanno una particolare
affinità per i recettori degli estrogeni. Ce ne sono un fottio in giro di
componenti chimici che possiedono caratteristiche nocive… I principali?
Fitofarmaci, promotori della crescita del bestiame, farmaci per uso umano e
veterinario,.…..Ma ci sono un’infinità di cose, alimentari e no, che possono
contenere sostanze chimiche estrogeniche dannose per la salute. Peccato che non
vengono fuori nelle etichette. Facendo riferimento al cibo, per esempio, i
componenti estrogeni di sopra, “fioriscono” negli allevamenti intensivi, nei mangimi, nei
concimi, nei trattamenti della terra... E di conseguenza nei loro derivati, ovviamente. Nella carne, nel latte, nel pane, nella
verdura, nella frutta. Niente si salva! Tutto può contenere o contiene estrogeni. Quando non basta il cibo, noi, la
ginecomastia, la aiutiamo con gli integratori. Demenziale! Abitudine che solo
apparentemente, però, appartiene agli adulti. E non solo tra gli sportivi! Gli
integratori ormai si trovano in ognidove:
farmacie, parafarmacie, grande distribuzione…E abbondano pure i loro distributori
automatici ormai dappertutto, nelle aree di servizio, nelle palestre,
negli aeroporti, nelle stazioni, nei posti di lavoro, nelle scuole… Non si
mangia più quello o quell’altro cibo, perché tanto non sono più come una volta,
non contengono più certi principi…., e allora si va di integratori. Oppure,
ancor peggio, si mangia tutto e si “integra”, anche. La colpa, dicono, è del degrado ecologico della biosfera. I
valori nutrizionali della nostra agricoltura, grazie alle tecniche di crescita
forzata, non valgono più una mazza. Finché l’agricoltura non recupera la sua
ecologia, garantendo però anche adeguati livelli produttivi, non se ne esce.
Finché la qualità dei prodotti non è corrispondente a quei requisiti nutritivi
che garantiscono all’uomo, non solo la sopravvivenza, ma soprattutto la migliore qualità
della vita e la salute, siamo in trappola. E ci rimarremo parecchio. Almeno
fino a quando non saremo disposti a resettare il sistema della chimizzazione
agricola e rigenerare, o forse meglio rinnovare, la terra. E dopo, anche, fino a quando saremo
finalmente disposti a pagare un chilo di verdura buona, ecologica, non
trattata, (da non confondere con biologica), almeno quanto una più scarsa
confezione di integratori… Sigh! Si, lo so, credete sia un visionario che si
illude di poter vivere in un nirvana avulso dalla realtà….! Ma volete
mettere….., per i nuovi ometti, soprattutto…, crescere senza il complesso delle
tette grosse?!?
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