Si chiama
“comfort food”. Cibo che ti coccola, che ti fa star bene, comodo. Che ti
rimette in pace con te stesso. Un bel cashmerino, insomma, del palato e della
pancia. Il termine ce lo siamo importato dagli States…(Sigh!,
loro si che se ne intendono in fatto di creazione continua di tendenze,
acronimi, sigle, modi di dire…), e da un po’ di tempo va molto di moda anche da
noi. Comfort food per indicare quello o quell’altro piatto, pranzo, cibo,
che ti fa star bene. Qualcosa che ti rende preda di un esprimibile
benessere... Ne parlo solo oggi, perché ultimamente il comfort food,
quello che ti fa anche ricordare le tue origini, le tue radici, ho avuto la
fortuna di “trovarlo” pure fuori casa in alcuni locali che ho frequentato. Così ho
pensato di scrivere quel che secondo me è la miglior manifestazione del
“Comfort Food”. Senza tante sofisticate acrobazie mentali…! Per me, il
comfort food, rimane quello compiuto dai dolci rituali della tradizionale
settimana alimentare italiana. Il comfort food lo si può benissimo tradurre nei
cinque giorni della nostra cucina ordinaria e profana. Un giorno, il venerdì di
astinenza, dalle carni. La domenica di cucina festosa e sacramentale. Una
settimana alimentare in cui si risparmia e si abbonda. Non l’eccesso del cibo e
neanche la sua scarsezza. Una filosofia gastronomica che non conosce sprechi,
splendori insoliti e stravaganze, ma che si raccomanda per il temperato buon
gusto. Non so quanti amino praticare il
rituale della tradizionale settimana alimentare italiana….! Io, per quanto posso,
lo faccio. Il mio comfort food, la cucina ordinaria e profana, la cerco dentro
e fuori casa. In un’alternanza non solo di cibi, ma anche di tempi di
consumazione, di atteggiamenti, di lessico, di gesti, di valore assoluto. Per
me il comfort food sono i pranzi che esprimono un tipo di cultura nel quale,
oltre il convivio di sopra, anche il gusto, la tradizione, il tempo e
l’economia, hanno un valore vero. Ahh, le ore e i tempi del convivio….! Ahh, i soldi spesi bene….! Ahh, l’armonica e ben dosata varietà delle portate….!
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