martedì 2 maggio 2017

Spreco

Mi ha sempre colpito il fenomeno dello spreco. Per la sua entità, per la sua complessità, per la sua assurdità..., (Sigh!). Spesso letteralmente, si butta via. Spesso, consapevoli o no, si lasciano inutilizzate risorse già esistenti, mentre la formazione di nuove risorse è trascurata... Negli ultimi anni il fenomeno dello spreco ha raggiunto proporzioni colossali, specie nell’ambito del consumo, dove si registra un 54% di alimenti che vanno sistematicamente perduti, per un costo complessivo che ammonta a circa 12,5 miliardi di euro, (Sigh!). Un tempo non era così! Oggi, nel mondo, ogni anno, muoiono 36 milioni di persone per carenza di cibo e 29 milioni per il suo eccesso. In Italia da circa un anno c’è una Legge, la 166/16, che ha come obiettivo quello di ridurre gli sprechi, redistribuendo le risorse così ottenute tra le fasce della popolazione più bisognose... Nonostante questo, lo spreco persiste... (Sigh!). Nonostante, da noi, imperversino anche paradossalmente le diete del no, le diete del senza...,  senza glutine, senza lattosio, senza zuccheri, senza grassi, senza... Togliamo, per mangiare..., anzi, pardon, per non mangiare! Alla fine sprechiamo di più e spendiamo pure di più, riempendo i carrelli fino all’orlo di cibi modificati e privati di qualche cosa... In cambio, gli obesi sono il doppio degli affamati... Mahh!... Sono i paradossi del mondo del cibo, (Sigh!). In Italia, fatichiamo ancora a smuovere le cattive abitudini che ci portano a sprecare cibo. Sono sincero, a me chi spreca, soprattutto il cibo, mi fa girare i maroni…! Continuiamo a sprecare e a buttare cibo nella pattumiera. Ma lo spreco non è solo una questione domestica. Esiste un problema strutturale di sovrapproduzione alimentare che in molti casi conduce all’eliminazione di cibi perfettamente commestibili prima ancora del loro accesso ai canali di distribuzione. E' una responsabilità delle leggi di mercato..., (Sigh!). Rappresentata dalla concorrenza di prodotti provenienti dai mercati esteri  e venduti a prezzi inferiori a quelli considerati remunerativi… Pensate alle arance o ai pomodori…, distrutti o lasciate marcire nei campi…(Sigh!). Poi però se andiamo ad ordinare al bar una spremuta di arance, quando va bene, ce la fanno pagare 3 euro e 50! Il fatto è che si è passati dal niente al troppo…, di tutto!  E il troppo non lo si usa mai bene… Colpa anche dei tempi della modernizzazione che ci hanno portati a realizzare forme moderne, ma scomposte..., senza senso. Si esagerava col cibo..., si esagerava col cemento… Fateci caso..., oggi si toglie al cibo, come si toglie anche al cemento, (Sigh!). E così crollano i ponti!


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