Sabato scorso, ore 12.10. Su whatsApp mi arriva un messaggio
del mio amico "gastrosofo" Michele Di Carlo, Michel0ne, specializzato
in tutto quel che è Drink e anche di più. E' un link ad un video servizio
giornalistico andato in onda la sera prima sulla Tv Svizzera RS1, svolto da lui
in collaborazione con la redazione ticinese de LA1. Il servizio, dal titolo
“Quando di salato c’è solo il conto”, per la rubrica "Patti Chiari",
parla degli Aperitivi serviti dai locali specializzati del posto. Con
l’analisi sensoriale-organolettica sempre precisa e motivata di Michel0ne. Che,
oltre ad esaminare gli elementi che compongono i drink assaggiati
personalmente uno a uno nei bar ticinesi frequentati abitualmente per questo,
mette in evidenza il prezzo pagato. Anche in relazione alla
professionalità espressa nella preparazione, e a quello che viene servito in accompagnamento...(Sigh!). Dal video-racconto, oltre la delusione gustativa
per la maggior parte dei drink assaggiati, ne è uscito un panorama
sconfortante dell’intero "sistema Aperitivi” del Ticino... Anche e
soprattutto per i conti, pagati ogni volta, salati e ingiustificati...(doppio
Sigh!). Questo, in sintesi, l'Aperitivo in Ticino, secondo il servizio di
LA1... E da noi...? Da noi l’Aperitivo è un fenomeno che negli ultimi anni ha
preso una piega tutta sua. O è un semplice drink, neanche tanto stuzzicante
visto che, se va bene, in alcuni locali ti servono sciattamente miscele
incolori e inodori con patatine fritte e/o arachidi..., oppure si esagera...(Sigh!).
Con momenti conviviali, spacciati per Aperitivi, che, da drink stuzzicanti per
predisporti ad assaporare un successivo pasto al Ristorante, sono diventati
veri e propri banchetti. Momenti infiniti, abbinati, quando va
bene, a bollicine dozzinali, bevande fantasiose assurde, o, se no, a bombe
alcooliche. Sono gli Apericena, consumati in quasi tutti i nostri Bar...(Sigh!).
Una pratica che avanza da qualche decennio, per cui, assieme ad improbabili
drink, nei Bar, sfilano banconi di cibo pessimo, omologato e
massificato. L’Apericena, è il fenomeno di socializzazione moderna tricolore...(Sigh!), in cui la crisi dei contenuti culturali legati alla
tradizione dell’Aperitivo dilagano, e mettono sempre più in evidenza formule
di libera espressione di drink-food modaioli! Io, ogni volta,
se posso, fuggo da “ci vediamo per un’Aperi?”. Fuggo da sta desolante e anche debordante cibodrinkmania! Fuggo da sti riti eno-gastronomici creativi che fioriscono, i
più, sull'onda del disgusto. Fuggo da certi posti che in nome dell'Aperi
millantano pure specialità… Fuggo da sti revival dell’assai che
sono peggio del niente! Fuggo dagli aperifisch, dagli
aperipizza, dagli apericheese, dagli aperiveg, dagli aperikm0, dagli aperisushi,
dagli aperietnic…, dagli aperichic! Fuggo
dagli Happyhour....(Sigh!). Fuggo da cibarie cotte e stracotte…,
da rimanenze incerte..., da preparazioni passate e ripassate, non so quante
volte al microonde..., da cocktail squilibrati. Fuggo da sti "non-luoghi" che sbordano di gente modaiola
che il più delle volte si riempie a scrocco la pancia di intrugli, tra musica a
manetta, liquori e chiacchiere intime gridate….(Sigh!). Fuggo, quindi, se posso, da quel
meccanismo perverso per cui l’invenzione-costruzione di una cultura di nuove
pratiche dell’Aperitivo ha fatto cortocircuitare il sistema...(Sigh!). Fuggo
dall’aperipopolo..., dagli apericultori che si abbuffano di tramezzini e
pizzette perché considerano l’Aperi un migliorativo dei rapporti e del
dialogo, oltre che un momento terapeutico irrinunciabile che eccita le loro
pulsioni libidinose... Fuggo da loro e dal sistema di accelerazione di
particelle impazzite, del piacere, che li ha travolti! Fuggo dagli ormoni che,
secondo loro, si sviluppano in nome dell’Aperi e favoriscono rituali di
socializzazione collettiva contemporanea..., creano legami, unioni..! Fuggo insomma da ste orge moderne dell'Aperi! Perché credo che l’abbandono
della grande tradizione dell’Aperitivo, a favore di sta ghiottornia, corrisponda
lo stesso passaggio che c’è tra l’arte della seduzione e la tecnica della
sveltina...! E non sono un nostalgico!
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