martedì 20 giugno 2017

Viaggio sentimentale

Devo tutto alle radici siciliane. Non me ne vogliano gli altri, ma credo che se si è siciliani si è anche un po’ speciali. Storia, Sentimento, Arte e Cultura della mia terra d’origine hanno pochi paragoni al mondo... Mio figlio da mercoledì scorso lo sa un po’ di più. Grazie a Cibo Nostrum 2017, manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi, tra Zafferana Etnea, Taormina e Giardini Naxos, che mi ha fatto tornare in Sicilia, stavolta con famiglia al seguito. Per Enrico è stata la prima volta sulla nostra Isola. Così prima di partire ho esercitato su di lui una certa spontanea fascinazione della Sicilia, solo un pelo di più di quanto non faccia già nel quotidiano, col gusto della mitizzazione che mi piace sempre caricare sulle cose che per me contano...!  D’altronde i ricordi e i sogni hanno bisogno di alimentarsi di emozioni per continuare a vivere…! Il viaggio in Sicilia con lui quindi l’ho subito impostato, con la trasparenza delle intenzioni, non in meta turistica, ma in momento di esperienza condivisa nel quale poter riconoscere la nostra identità. E appena scesi dall’aereo, con lealtà di cuore e la mia profonda conoscenza del valore siciliano, ho ribadito a Enrico che aveva appena messo i piedi su uno dei giacimenti più ricchi di civiltà, oltre che sulle nostre tradizioni dense di storia... In pochi giorni gli ho fatto fare il pieno di Sicilia a Enrico! E’ stato un viaggio eccitante, appassionante, avventuroso, anche, capace di sbalzarci dalla Storia all’Arte, dal Vulcano al Mare, dall’Umanità al Cibo, dalla Morale alle Emozioni...! Per fargli comprendere meglio anche le credenze che animano la Sicilia e alcuni miei modi di dire in siciliano che mi escono ogni tanto... Dalle pendici dell’Etna fumante a Piazza Armerina, passando per Taormina, Catania, Siracusa e Noto, abbiamo percorso luoghi, strade, di posti effervescenti che con la variegata umanità incontrata hanno formato il quadro dell’Isola che speravo di poter offrire a mio figlio…. E’ stato anche un viaggio meditativo e di autoanalisi per me! Un viaggio sentimentale, sensuale, in questa Terra che adoro. In cinque giorni Enrico è stato abbracciato dalla vitalità del popolo siciliano di una Sicilia che sogna, che crede, che eccelle. Un'Isola viva, fatta di positività, di qualità... L’apoteosi, l’appagamento del mio desiderio, è stato quando abbiamo scelto, senza programmarlo prima, di andare a Piazza Armerina..., il paese dove sono nati tutti quelli della mia famiglia tranne io. Non era previsto che visitassimo “Chiazza”… E farlo, per noi, è stato come vivere una sorta di esistenza sospesa… Scendendo Scalazza Santa Veneranda,  dove abitavano i miei, ho percepito in Enrico una certa fierezza nel contatto con l’essenza delle sue origini. A metà di Scalazza, dove si trova la vecchia casa che fu della mia famiglia, ci siamo ritrovati nei ricordi condividendo un certo appagamento di un desiderio comune. Spiegargli le condizioni di povertà in cui vivevano i miei, col recupero di alcuni episodi del passato famigliare a lui ignoti, hanno contribuito a determinare questo effetto. E' stato un momento intimista, tra orgoglio di vita vissuta e sognata! Un esercizio di identificazione orizzontale…,  che è possibile, come diceva Freud, solo quando gli individui vivono un’esperienza comune... 

1 commento:

  1. Emozionante. Chi ha un origine e tante identità di diverse adozioni sente di dover tramandare il senso di appartenenza ai propri discendenti. Altrimenti non saranno nulla. Saranno come dei rami spazzati continuamente dal vento. Non delle querce con salde radici nel passato e una chioma che si arricchirà di tanta linfa che saprà dare frutti deliziosi.

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