L’Amatriciana Solidale di mercoledì sera 31 agosto a Bergamo,
sul Sentierone, è stato un momento toccante. Solo il venerdì prima, dopo lo
scambio di telefonate e messaggi per coordinarci, credevo fosse un’impresa
impossibile. Invece….! L'invito a creare un’iniziativa capace di mettere
insieme tutto sto ambaradan e raccogliere più di 170.000 euro da devolvere in
beneficienza - per qualche progetto di
ricostruzione dell’area colpita dal sisma -
nasce spontaneamente dal cuore di Angelo Agnelli. Con cui da oltre 20 anni coltivo un rapporto di Amicizia, oltre il lavoro. Idea raccolta subito da Fabrizio Camer, bergamasco, dirigente nazionale della
Federazione Italiana Cuochi, e dall'amministrazione comunale, sindaco Giorgio
Gori in testa. Accomunati tutti dall’antica solidarietà sociale…., da una
solidarietà estremamente intensa! Da lì in poi, galvanizzati dal desiderio
comune, tutto è stato possibile. Quasi facile. Così sembrava che ci fosse tutta
Bergamo sul Sentierone, l’altra sera. In testa i volontari di ogni sigla, i cuochi, i tecnici, gli assistenti….. E il pubblico delle grandi occasioni del cuore italiano, dell'amor di Patria. Composto.... In paziente attesa. Nonostante fosse costretto a code senza fine, sia alle biglietterie che ai punti di
somministrazione dell'Amatriciana Solidale. Non una folla amorfe di individui, ma un gruppo, un unico
organismo che ha donato.... In un crescendo parossistico di entusiasmo collettivo.
Sono bastati quattro giorni di passa parola, di sms, di messaggi su Facebook, Wathsapp e Tweet…. Con ciascuno che col proprio mezzo ha detto
qualcosa che ha toccato l’altro profondamente. Nelle corde più
intime! Ed ha provocato una risonanza inattesa.. A tal punto che dal pomeriggio di mercoledì, all'imbrunire, fino a notte, sul Sentierone di Bergamo c’era il mondo. Ciascuno con gli altri
per guardare insieme la realtà..., per portar testimonianza di solidarietà ai terremotati
della zona di Amatrice. Un segnale di vicinanza tra simili che ha dell’incredibile.
#BergamoxAmatrice è stato il desiderio
che si è accordato col dovere. Il piacere personale, col piacere di tutti. La
gioia personale con la gioia degli altri. In un’azione di tacito accordo, di consenso
unanime, di autocoscienza pubblica…. Fantastico! Come una festa religiosa in cui
gli uomini si sentono fratelli perché partecipano all’emozione collettiva! E finita la cerimonia si allontanano uno dall’altro più lieti, pensando di
essere vecchi amici.... Il resto, non conta.
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