giovedì 23 aprile 2020

Educazione Morale Diffusa

La rapidità e la fretta sono stati tra i caratteri salienti del nostro tempo prima di questo stop forzato. D'altronde senza bussola il pensiero umano naviga qua e là, secondo se il vento soffia da una parte o dall’altra…. In questo periodo fortemente rallentato l'attenzione è rivolta soprattutto della nostra amata Terra, a cui ieri è stata dedicata la giornata mondiale. Oggi, non c’è habitat sulla terra che non sia stato gravemente danneggiato dall’uomo…., oggi l’universo è in pezzi... Nei vari discorsi escono fuori questi pensieri. Di colpo, emergono i nostri bisogni di salute, di cibo naturale, di riparo, di relazioni, di attenzione e rispetto verso la Terra. Questo maledetto, o forse per alcuni versi benedetto, virus ce li espone davanti agli occhi ogni volta per convincerci a scriverli nel nuovo libro della vita. Per farci percorrere una nuova stagione di consapevolezza ecologica in cui abbiamo la possibilità di sanare la nostra relazione con la Terra. Partendo da un’ecologia della mente, da un’ecologia del cuore, dove riusciamo a controllare il nostro istinto aggressivo, di esclusione, di distruzione e favorire invece la dimensione della solidarietà, della collaborazione, dell’armonizzazione dei rapporti tra di noi e con gli esseri che sono intorno a noi. In questo nostro tempo di colore oscuro - pieno di gemebondi predicatori della sciagura universale e irreparabile, di cogitabondi solutori di problemi insolubili, di critici dilettanti ed impotenti - spero in una Educazione Morale Diffusa. Feconda, pratica di risultati e confortatrice anche. In una sterzata che dia almeno l’illusione e la speranza per una nuova forma di sperimentare il mondo e dire, anche se tardi, ma in tempo, di aver finalmente trovato la strada. Io non vedo l’ora di uscire all’aperto. Per passare di nuovo del tempo a raccogliere suoni, odori, visioni, contatti. Li ho sempre considerati come la comunicazione della Terra vivente che mi circonda e mi abbraccia. Non vedo l’ora di rigenerarmi così. Di respirarla profondamente e assorbire di nuovo tutto.

3 commenti:

  1. Splendida e lucida analisi di come trasformare il veleno in medicina. Da questa tragedia umana ed economica, le teste pensanti hanno il dovere di essere trascinatori morali verso una nuova, perduta consapevolezza che la vita va vissuta basandola su principi e stili in armonia fra persone ed ambiente. Bravo Mauri!!

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  2. L'essenziale è invisibile agli occhi, recita il Piccolo Principe e i rumori i profumi gli affetti e i sapori sono i nostri bisogni e questi ci bastano per essere in equilibrio con la natura.La nostra amata Terra ci sta chiedendo, nelle lingue che le appartengono, di ascoltarla. Stiamo in silenzio, avviciniamoci a Lei e soltanto così sapremo cogliere il suo messaggio.

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