Chi lo doveva dire? La politica che si appropria di uno dei
simboli della sicilianità, l’Arancino, e da piatto lo fa diventare patto. Politici che non mollano mai, consumati
professionisti delle consumazioni, in beato ottimismo, alla fine si sono ritrovati
in stretta comunella grazie all’Arancino.
E attorno a lui hanno siglato un patto d’alleanza. Un patto, apertamente
influenzato sul piano gastronomico, che dovrebbe avere su tutti gli italiani i pretesi effetti
miracolosi che l’Arancino ha per i siciliani: cibo popolare ricostituente. L’onesto
orgoglio gastronomico siciliano, pratico, sfamante, Arancino, è stato capace di
far ragionare e mettere insieme alcuni politici che fino a pochi giorni fa
avevano poche idee comuni… A sentire le dichiarazioni del giorno dopo pare che
adesso, gli stessi politici, di idee ne hanno invece molte e confuse… Dopo ieri sera siamo ormai tutti convinti che l’incoraggiante tentatore, l’Arancino,
stia alimentando l’illusione di una
continua e stretta alleanza politica basata sulla prosperità.... L'entusiasmo di noi tutti è alle stelle. Soprattutto perché tra gli alimenti che influiscono positivamente sugli stimoli e
sulle prestazioni psico-fisiche…, da oggi, ad arricchire l'inventario dei cibi rinvigorenti, ci mettiamo anche l’Arancino. Anzi, il patto dell’Arancino: raffinato boccone dal gusto esotico, dalla forma
provocante, desideroso di far provare molte sensazioni e capace di elevare doti
di pensiero fra politici!
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