martedì 10 gennaio 2017

L'ago della bilancia


La festa, si sa, è fautrice di un modello di vita sedentaria, suddita del divano e propensa alla sedimentazione di ogni genere di eccessi alimentari…(Sigh!). E’ andata così anche stavolta… Tra Natale e l'Epifania sono stati giorni grevi per la nostra pancia…, giorni dell’abbondanza…, di una certa passione romantica e tollerante dei nostri vizi…, della nostra passione che sconfina con l’ossessione. Quello appena passato è il momento in cui, ogni volta, deborda in noi l'entusiasmo contagioso e incosciente, l’ottimismo ansioso, la preoccupazione affettuosa…, alimentare (Sigh!). In ste Feste, non so perché, cerchiamo ancora di più consolazione nella tavola. Con la metà di noi che si trasformano in cuochi e sommelier e l’altra metà in degustatori e opinion leader... In sto frangente parliamo di cibo prima di mangiarlo, quando lo mangiamo, dopo averlo mangiato! Se non basta al ristorante anche nelle case che, per l’occasione, diventano laboratori di idee per raffinati menu, centri socializzanti del food&beverage, dove al centro ci sono la cucina, la sala da pranzo e la cantina. Per giorni e giorni si praticano e si discutono i rituali del pasto e i prolungati menu legati all'omaggio delle Feste Natalizie, mettendo in piedi enciclopedie di ricettari. Con liste di vini e liquori che servono a lubrificare tutto sto mangiare, (Sigh!). In sto periodo, l’osanna del cibo diventa ancora di più bandiera della nostra identità e delle nostre virtù… Ma soprattutto, tra Natale e l’Epifania, diventiamo professionisti della grande abbuffata…, (Sigh!)! Le nostre bocche inghiottono con coscienza avida e le nostre pance grugniscono, per ore e ore, lievitando, (Sigh!). Chiamati all’eccesso da un misterioso istituto sociale, epidemico, vorace…! E’ il momento dei bagordi, del piacere a tavola dove i confini si confondono... Della trasgressione alimentare prolungata oltre ogni limite e anche contro le leggi della fisiologia e del nostro ritmo biologico... E' la festa del citrato, del bicarbonato, dell’Alka Seltzer … (Sigh!). La dieta natalizia non la controlliamo mai! Si abbatte su di noi come un carnevale del cibo impazzito…, (Sigh!), che ci spinge a cercare inutili circonvallazioni! In un niente, consumiamo l’oltraggio al perfetto equilibrio dietetico che seguiamo con maniacale rigore per il resto dell’anno…! Con una bravata, riusciamo a capovolgere certi altari, certi cerimoniali, certe liturgie, consolidati con grandi sacrifici…, (Sigh!). Dal 24 dicembre, per una ventina di giorni, scordiamo il nostro regime dietetico. Omettiamo la classificazione dei cibi e delle bevande in base alle loro proprietà nutritive e salutari, recitate a memoria solo un po' prima...! Per giorni e giorni di fila, sottoponiamo il nostro stomaco ad un’intermittenza di avide abbuffate, (Sigh!), alla faccia della restaurazione dietetica severa praticata per un anno di fila…! Ma da oggi si cambia. Si inizia la battaglia, implacabile, ossessionante, ai chili di troppo accumulati nelle Feste...! Da oggi, siamo tutti schierati militarmente contro la bilancia. Da questo momento l’oggetto di tortura imposto dai severi codici del fashion, diventa il nostro primo nemico. Da oggi, per i prossimi 350 giorni, ci dedicheremo al nostro girovita…, alla ricerca dell’amata leggerezza persa…, al nostro corpo che solo dopo la Befana, riprende ad essere intollerante ed esigente, (Sigh!). Impegnati, in un autocontrollo penitenziale, del peso e del volume, al limite della ragione...! Alla ricerca dell’antidoto salvifico… Colla pratica di pasti eterei.., con i cibi light, con le labili minestrine quaresimali e gli innocenti surrogati... Alla ricerca dell’alimentazione ideale, della tabella di marcia che ci avvicini alla purezza e alla leggerezza… Alla carica della genuinità, della semplicità, della naturalità! Per rimettere in bolla l’unico nostro testimone d’accusa…, l’ago della bilancia (Sigh!). 

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